Il patron del Toro vince la corsa al polo editoriale: Bonomi si ferma al 37,7%. L’ente dovrà chiarire alcune posizioni sulla possibile fusione RCS-Cairo Communication
E alla fine, vince Cairo. La lunga corsa a RCS ha un epilogo, ed è felice per l’imprenditore alessandrino, a cui gli azionisti del polo editoriale milianese hanno voluto affidarsi, rispetto al rivale, più finanziere e meno editore, quale Bonomi. Attraverso l’Ops, Offerta di Pubblico Scambio, Cairo è riuscito ad ottenere il 48,8% delle azioni, che aveva valutato circa un euro ad azione, tra conguaglio economico e quota di scambio con azioni della Cairo Communication.
Un gran colpo per il proprietario del Toro, che è diventato, nei fatti, il più grande editore italiano attualmente in attività: tra la Cairo Communication, La 7 e ora tutto il gruppo RCS (che comprende anche i quotidiani Il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport), Cairo ha in mano un vero e proprio impero, e ora parte l’opera di risanamento dei conti del suo nuovo e ultimo acquisto, considerato da molti una vera e propria “macchia succhia soldi”.
Una sfida ardua, per Cairo, che ha in progetto una fusione con la Cairo Communication, a lungo termine. Ed è proprio questo uno dei punti su cui la Consob è chiamata a dare un chiarimento. Non è infatti chiaro se la parte sconfitta, cioè Bonomi, dovrà rinunciare al 37,7% delle azioni che sarebbe riuscita a guadagnare, oppure no. Per essere più precisi: non è ancora chiaro se chi perde di fatto non ha guadagnato nemmeno una delle azioni che avrebbe acquistato in questa cruciale settimana. Se così fosse, cioè se a Bonomi non spetterà alcuna azione, allora Cairo riuscirà a muoversi abbastanza indisturbatamente. Altrimenti, la forza “avversaria” sarebbe particolarmente forte, e potrebbe bloccare alcuni dei punti cruciali delle manovre finanziarie che ha in mente l’imprenditore alessandrino per sistemare i conti di RCS.
Si vedrà a breve. Intanto, Cairo festeggia. E ora, per sua stessa ammissione, avrà la testa leggermente più sgombra, potendosi occupare anche, e di più, del mercato. Petrachi, come sempre, aspetta un ok del presidente per muoversi. E non è un caso che Iago si stia avvicinando.
*** AGGIORNAMENTO ***
Bonomi ha annunciato che non farà alcun ricorso alla Consob. Cairo ha il controllo pressoché assoluto di RCS.
“tra 2 anni al massimo”….sorry………
E’ una buona notizia. 1.Come amministratore delegato di RCS dovrà delegare i suoi compiti nel TorinoFC, che sia la volta buona per un DG e un DT? O direttamente un nuovo presidente e organigramma più adeguato al Toro? 2.Come maggior editore italiano pensiamo davvero che ci possa portare svantaggi? Con… Leggi il resto »
Infatti peccato che per il Toro non li caccia mi sembra evidente